venerdì 18 agosto 2017

La morte di mia madre

"La morte di mia madre è come la mia morte, poiché lei mi ha trasmesso tutte le sue infermità. So come regolarmi circa il mio futuro. Vi è nella mia famiglia una propensione allo scoraggiamento; di tutti noi, nostra madre era la più forte, la più intrepida. Con che tenacia, dunque, ha resistito alla morte!".[...] "Tutto quello che ho di buono e di cattivo, tutto quello che sono, l'ho preso da mia madre. Ho ereditato i suoi malanni, la sua malinconia, le sue contraddizioni, tutto. Fisicamente sono identico a lei. Ma in me ogni suo carattere si è aggravato ed esasperato. Sono il suo successo e la sua sconfitta"

E. M. Cioran, Quaderni 1957-1972.

sabato 15 aprile 2017

"Il vero salto è imparare a ricevere, che è difficile come imparare a dare.
Ed è necessario anche imparare a chiedere quello di cui si ha bisogno: giustizia è dare a noi stessi  quello che ci meritismo"

domenica 19 marzo 2017

Non aspettare di finire l’università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l’estate,
l’autunno o l’inverno.
Non c’è momento migliore di questo per essere felice.

Madre Teresa di Calcutta

giovedì 9 marzo 2017

Non concedere troppe spiegazioni

Non concedere troppe spiegazioni...Gli sciamani dicono che ogni spiegazione nasconde una richiesta di scuse. Questo significa che quando spieghi per quale motivo puoi o non puoi fare una determinata cosa, in realtà ti stai scusando per le tue mancanze, nella speranza che chiunque ti stia ascoltando abbia la gentilezza di comprenderle. 

Carlos Castaneda

martedì 7 marzo 2017

Amore di sé

Com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama "rispetto".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama "maturità"...
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama "sincerità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso... all'inizio lo chiamavo "sano egoismo"... ma oggi so che questo è "amore di sé".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama "semplicità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo. È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l'intelletto è diventato un compagno importante. Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi. Oggi so che tutto questo è "la vita".
Charlie Chaplin

domenica 26 febbraio 2017

Il destino

"Il destino non è un'entità astratta, ma il prodotto delle vicende che hanno interessato le generazioni che ci hanno preceduto. Molti di coloro che lo hanno forgiato -talvolta quelli decisivi- non li abbiamo mai conosciuti e anche i loro nomi si sono persi nei meandri del tempo e della storia . Quel disegno attribuisce senso alla nostra vita ma anche la incatena a un copione prestabilito, al quale con alterna fortuna, cerchiamo di ribellarci." (cit. Un conto aperto con la morte , Bruno Morchio)