mercoledì 13 novembre 2013

STAY TUNED, TORNO PRESTO...

Ciao amici, torno presto, spero di trovare ancora qualcuno...;-))




giovedì 13 giugno 2013

La battaglia di Istanbul

"La battaglia d' Istanbul in difesa di seicento alberi,
novecento arresti, mille feriti, quattro accecati per sempre,
la battaglia d' Istanbul
è per gli innamorati a passeggio sui viali,
per i pensionati, per i cani,
per le radici, la linfa, i nidi sui rami,
per l' ombra d' estate e le tovaglie stese
coi cestini e i bambini,
la battaglia d' Istanbul è per allargare il respiro
e per la custodia del sorriso."


(Erri De Luca)

"Non sono aderente al M5S ma trovo esagerati e ingiusti gli attacchi a Grillo. Egli ha denunziato la paralisi e l'impotenza del Parlamento, che non si può disconoscere. Il Parlamento, quale organo che approva leggi per il bene comune, di fatto non esiste. E' un'amara realtà, non un'offesa al Parlamento. La Boldrini non si deve offendere, deve prenderne atto. Vorrei sapere quali leggi il Parlamento ha approvato nei suoi primi mesi di vita! E quali sta discutendo, di quelle che interessano i giovani e il lavoro. Nessuna! La finta legge che cercava risorse, abrogando il finanziamento pubblico dei partiti, dovrebbe entrare in vigore solo nel 2017! Vergogna

mercoledì 8 maggio 2013

L'occasione d'oro della nostra vita




Ho perseguito l’ideale romantico fino a un passo dalla follia. Ho lasciato prevalere le ragioni delle nuvole, quelle della fantasia, del desiderio e della passione (ben consapevole della loro fragile forz...a) rispetto a quelle razionali, pratiche, di saggezza quotidiana e quieto vivere. Nonostante tutti i ceffoni dell’esperienza, tirati da queste ultime alle prime, per educarle, correggerle, infondere loro uno straccio di pragmatismo, ho creduto, fino all’idiozia, all’isolamento e all’alienazione, che non si devono mettere le nuvole in gabbia.
Eri stato avvertito, te l’avevo detto, tu non dai mai retta, sono le espressioni giudiziose che da quando ho l’età della ragione (nel mio caso di un’adulta irragionevolezza o meglio, di una piena incoscienza) mi sono state rivolte in centinaia di occasioni da persone che parlavano per il mio bene. Si sono tutte stufate di me, lo capisco, perché sono irredimibile e non me ne compiaccio. Sono fatto così, fabbrico nuvole, la fantasia è il mio pane. Ma vivo in Italia, un paese dei sogni diventato la terra del disincanto. Un posto in cui tutti sono cinici e smaliziati, eppure così ingenui da non aver ancora capito che il nostro vicino di casa è molto più inquietante di Giulio Andreotti.
Devo essere molto disturbato, lo confesso, ma trovo quasi romantico il bacio fra Andreotti e Totò Riina rispetto a quello di Sallusti e la Santanché. Sarà che tutte le sere li vedo entrambi alla televisione, immaginarmeli pure a letto mi dà l’ansia. E trovo più inquietante che Rai 1 trasmetta in diretta il matrimonio di Valeria Marini, del non aver mai saputo con certezza se Andreotti fosse o meno il mandante dell’omicidio Pecorelli.
Non è una questione di bene o di male, ma della qualità, della professionalità, dello stile nell’esercizio di entrambi. Preferisco un male impeccabile a un bene scadente. Opporsi a un governo Andreotti aveva un senso.  Opporsi al Pd che governa con Berlusconi ma che senso ha?
Non c’è più il nemico, non c’è più nulla, nemmeno un muro di gomma su cui rimbalzare. Siamo soli e senza rete.
Niente in cui credere e neanche i soldi per piangere.
E se fosse questa, precisamente questa l'occasione d'oro della nostra vita, amore mio?

giovedì 25 aprile 2013

Lettera di un Partigiano.

Carissimi genitori, parenti e amici tutti,

devo comunicarvi una brutta notizia. Io e Candido, tutt'e due, siamo stati condannati a morte. Fatevi coraggio, noi siamo innocenti. Ci hanno condannati solo perché siamo partigiani. Io sono sempre vicino a voi.

Dopo tante vitacce, in montagna, dover morir cosí... Ma, in Paradiso, sarò vicino a mio fratello, con la nonna, e pregherò per tutti voi. Vi sarò sempre vicino, vicino a te, caro papà, vicino a te, mammina.

Vado alla morte tranquillo assistito dal Cappellano delle Carceri che, a momenti, deve portarmi la Comunione. Andate poi da lui, vi dirà dove mi avranno seppellito. Pregate per me. Vi chiedo perdono, se vi ho dato dei dispiaceri.

Dietro il quadro della Madonna, nella mia stanza, troverete un po' di denaro. Prendetelo e fate dire una Messa per me. la mia roba, datela ai poveri del paese. Salutatemi il Parroco ed il Teologo, e dite loro che preghino per me. Voi fatevi coraggio. Non mettetevi in pena per me. Sono in Cielo e pregherò per voi. Termino con mandarvi tanti baci e tanti auguri di buon Natale. Io lo passerò in Cielo. Arrivederci in Paradiso.

Vostro figlio Armando

Viva l'Italia! Viva gli Alpini!

Di Armando Amprino

25 aprile 2013


25 aprile 2013


giovedì 11 aprile 2013

ecco qui, il mio ultimo acquisto beauty Diorskin Forever, euro 48,40, vi saprò dire presto se sarà lui il prescelto, il fondotinta ideale!

premesso che la mia pelle è un concentrato di imperfezioni e difetti e sono costantemente alla ricerca del prodotto ideale "per la vita", questo è il mio ultimo acquisto, non appena l'avrò testato vi saprò pr dire l'efficacia.

domenica 7 aprile 2013

Auschwitz- Italia (Jack Folla)

"Vorrei poter fare un programma tv con i poveri e per i poveri di questo paese: un manuale di sopravvivenza urbana, innanzi tutto (dove dormire? dove consumare un pasto gratis? cosa fare se si è persa la residenza e non si può rinnovare la carta d’identità?) Non m’interessano i reportage che mostrano pensionati curvi sui cassonetti o che frugano nelle verze e lattughe... marce al mercato, non si può fare “clamore” anche su questo e poi andare a dormire; non è giornalismo, è da vampiri. Il servizio pubblico avrebbe il dovere assoluto di produrre delle prime serate d’emergenza (come lo avrebbe se ci fosse un’epidemia di peste o un attacco nucleare dei coreani) perché undici milioni di poveri sono una calamità nazionale e lasciarli da soli è un delitto di Stato.
Romeo Dionisi e Annamaria Sopranzi, i due coniugi di Civitanova Marche che si sono tolti la vita per la vergogna di essere caduti in miseria (ultimo anello di una catena di suicidi di padri di famiglia e di piccoli imprenditori falliti), non si erano giocati la pensione alle slot machine, ma sono le vittime di una politica parlamentare che si gioca i cittadini più deboli alla roulette del proprio tornaconto.
Non m’interessa che nel programma del Movimento 5 Stelle (l’ultima speranza) fosse chiaro che loro non si sarebbero alleati con nessuno. Ma chissenefrega. Di fronte alla morte di centinaia di italiani, alla fame, alla disperazione di milioni, il banco salta, e il signor cittadino Vito Crimi e la signora cittadina Roberta Lombardi, capigruppo M5S, avrebbero dovuto sentire il dovere di precipitarsi a fare un governo per mantenere in vita il Paese, alle loro condizioni, ci mancherebbe, invece di chiedere l’impossibile pur di far saltare il banco e rilasciare dichiarazioni supponenti e irrispettose, per chi sta morendo di fame, riprova definitiva che il senso dello Stato neanche loro sanno dove sia di casa. Da un comico non lo pretendo, dai due giovani e nuovi capogruppo sì. Stesso discorso per Renzi e tutto il cucuzzaro. Vanità e solo vanità.
La Rai, infestata da dirigenti della stessa risma della classe politica, tranne poche eccezioni, sta lasciando milioni e milioni di persone al buio, nella vergogna, nel non ascolto, nella desolazione e nel disamore. Solo il Papa ha parole per loro. Ma in che Stato di sepolcri imbiancati viviamo? È mai possibile che il servizio pubblico non sia capace di produrre una serie di eventi dedicati all’emergenza povertà? Di restituire loro almeno uno straccio di microfono per gridare la propria indignazione, per confrontarsi e per chiedere aiuto? Con tanto di De Gregori e Vasco Rossi gratis? Con una Telethon laica 24 ore su 24?
Un terzo del Paese non solo è senza un euro ma è stato privato del diritto di cittadinanza in televisione. Non può specchiarsi, scoprire di avere una nuova dignità né ricevere testimonianze di affetto o di pragmatica solidarietà dai suoi concittadini. Lo sapete perché, vero? Perché i poveri non comprano, e se i telespettatori sono loro, ci sarebbe ben poca pubblicità. Non si potrebbe lucrare. A questo siamo arrivati, anche pagando il canone. I nuovi poveri sono numeri da sondaggi per riempirsi la bocca e fare audience da Vespa o a Ballarò. Solo numeri appunto, numeri come a Auschwitz."

 

domenica 24 marzo 2013

Bisogna essere sempre ubriachi. Tutto sta in questo: è l'unico problema. Per non sentire l'orribile fardello del tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra bisogna che vi ubriacate senza tregua. Ma di che? Di vino, di poes...ia o di virtù, a piacer vostro. Ma ubriacatevi. E se qualche volta sui gradini d'un palazzo, sull'erba verde d'un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera, vi risvegliate con l'ubriachezza già diminuita o scomparsa, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è; e il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio vi risponderanno: è l'ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del tempo, ubriacatevi; ubriacatevi senza smettere! Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro.

Charles Baudelaire

THE MEDITATIVE ROSE Salvador Dalì